L’innamoramento in adolescenza

Francesca Borghetti

Dalle note di Luisa, 15 anni (uno spezzone di innamoramento in adolescenza)

Stamattina ho visto di nuovo Fabio e ci siamo scritti durante tutta l’ora di italiano..domani lo vedrò nel pomeriggio, vorrei fosse già domani, che il tempo volasse!!! Non ho mai provato nulla di simile per nessuno, quando sono con lui mi sento tutto agitata, felice, in ansia, tremo, balbetto e sto bene..che casino. Penso di essermi innamorata di lui

 

Cos’è l’innamoramento?

L’innamoramento è un’esperienza comune nell’adolescenza, per molti adolescenti si ripete più volte, con gradi diversi di intensità. Il primo amore costituisce senza dubbio un’esperienza emotivamente molto intensa. Ciò perché giunge inaspettata e per la trasfigurazione che determina nella rappresentazione della realtà, nella percezione di sé e dell’altro (Peroni A., Petter G., 2005).

C’è da ricordare che non sempre l’innamorarsi di qualcuno e il fare coppia coincidono; esistono quegli amori nascosti, celati che non sfoceranno mai in un rapporto concreto, come altresì esistono rapporti di coppia in cui uno (o entrambi) i membri non provano amore. Sono quei rapporti che scaturiscono più dal desiderio di avere un fidanzato/a, sia per essere come tutti gli altri, sia per soddisfare il bisogno di emancipazione dalle figure genitoriali tipico proprio di questo periodo.

Per un adolescente la persona amata diventa unica, dotata di doti, bellezza, umorismo, intelligenza. Per la maggior parte dei ragazzi, questi nuovi sentimenti, forti e dirompenti, convivono in modo piuttosto sereno con la realtà circostante, lasciandone intatti i confini.

Ci sono, invece, alcuni ragazzi, per i quali questi sentimenti diventano totalizzanti, il che può condurre l’adolescente ad un’iper idealizzazione del partner e delle proprie emozioni. Ciò può determinare un temporaneo scollamento dalla realtà, una perdita di interessi che spesso preoccupa i genitori.

 

Che ruolo ha l’innamoramento nella crescita personale?

Ma cosa accade durante l’innamoramento in adolescenza dal punto di vista psicologico? Vediamolo nel dettaglio.

L’innamoramento assolve a diversi bisogni evolutivi ai quali l’adolescente deve rispondere per poter individuarsi e diventare maturo ad autonomo:

  • Acquista il valore di una ricerca di emancipazione dalle sicurezze tipiche del mondo infantile. Poter investire affettivamente su nuove figure permette un graduale distacco dalle figure genitoriali ed un abbassamento della componente narcisistica a favore di una nuova componente di dipendenza matura e di reciprocità (Gislon MC., 2009);
  • Aiuta nella ricerca di una proprietà emotiva, intesa come la capacità di riconoscere i propri bisogni come differenziati dall’esterno, da quelli dei genitori. In quest’ottica, l’innamoramento in adolescenza è inteso coma la ricerca di uno spazio relazionale privato, controllato esclusivamente dall’adolescente;
  • Determina la strutturazione di un’area segreta, cruciale in quanto svolge la funzione di dare una nuova cornice al sé. In questo modo l’adolescente può sperimentarsi in uno spazio transizionale segreto all’interno del quale egli può iniziare a capire meglio la propria identità e può iniziare ad esercitare un certo controllo.

 

Come possono essere di supporto o di ostacolo i genitori?

L’aspetto cruciale da ricordare è che l’adolescenza è caratterizzata da una forte ambivalenza tra il nuovo e il conosciuto; l’adolescente continuerà ad oscillare tra nuovi affetti (amici, partner, insegnanti) e vecchi affetti (i genitori) poiché i primi rappresentano il nuovo e i secondi rappresentano le sicurezze. Un atteggiamento positivo e di supporto potrebbe essere quello di permettere ai propri figli queste oscillazioni, il che però portare con sè alcune conseguenze. I genitori, infatti, potrebbero sentirsi frustrati dall’impossibilità di ricoprire quel ruolo che prima era indispensabile per la sopravvivenza dei figli.

I giovani hanno bisogno di esplorare il nuovo sapendo di poter tornare nel “vecchio” quando ne sentono la necessità, senza sentirsi giudicati.

Altro atteggiamento positivo è quello di mantenere un dialogo aperto, curioso e non giudicante anche verso quelle tematiche che possono creare imbarazzo.

Potrebbe, invece, essere controproducente un atteggiamento di eccessiva libertà o al contrario di forte rigidità. Nel primo caso perché, come dicevamo, gli adolescenti hanno ancora bisogno di poter far ritorno al proprio porto sicuro (caratterizzato dalle regole e dalla presenza affettiva dei genitori). Nel secondo caso perché non permettergli un accesso al nuovo potrebbe generare sentimenti di incapacità e bassa autostima e scarso senso di auto-efficacia.

 

 

Bibliografia

Peroni A., Petter G.,(2005), Adolescenti particolari, Erikson, Trento.

Gislon M.C., Franchi V., (2017), La psicoterapia breve in adolescenza: un modello integrato, Ed. Mimeis, Milano.

Gislon M.C., (2009), La specificità dei bisogni come strumento di valutazione diagnostica, Ed Dialogos, Bergamo.

 

 

 

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