LA SFERA DI CRISTALLO, come smettere di farsi film mentali

Francesca Borghetti

Quante volte ci è capitato di fantasticare sul futuro ad occhi aperti, di immaginare già le possibili conseguenze di una nostra azione, di ipotizzare un possibile dialogo che magari dovremmo affrontare di lì a poche ore e di essere certi che le cose andranno esattamente come le abbiamo pensate, di farci, quindi, il nostro personale film mentale?

Si tratta di un fenomeno molto diffuso, un errore cognitivo di pensiero noto con il nome di sfera di cristallo, ovvero la convinzione di sapere in anticipo l’esito di un evento futuro.

Questo modo di pensare non è ovviamente esente da rischi, le persone che utilizzano la sfera di cristallo rischiano prima di tutto di essere costantemente con la testa nel futuro, perdendosi così il presente, il qui ed ora e tutte le sue sfumature. Inoltre, è possibile che un uso preponderante della sfera di cristallo, porti a sottovalutare dei rischi, o a sopravvalutarne altri. Non è così raro che si possa arrivare anche a negare aspetti evidenti della realtà poiché essi non coincidono al film mentale che la persona si era fatta. Molto frequente è anche la sperimentazione di una forte frustrazione quando la realtà non coincide con le previsioni fatte dalla persona.

Alcuni esempi possono essere pensieri come i seguenti “Posso andare veloce quanto voglio in auto, tanto non mi succederà nulla!”, “Qualsiasi cosa io faccia, lei mi perdonerà!”, “Sono certo che riuscirò a correre tutti quei km!”. Ecco, in questi esempi, l’errore cognitivo messo in atto è proprio quello della sfera di cristallo.

Le immagini mentali che vengono costruite sono spesso scene create con un distacco emozionale irrealistico, ma allo stesso tempo rassicurante. Si costruisce così un film del futuro totalmente dominato da emozioni neutre, come se la persona fosse in una realtà virtuale, staccata da quella reale.

Come interrompere e modificare questa disfunzionale modalità di pensiero?

Sicuramente sarebbe un ottimo primo passo iniziare a prendere nota dei nostri pensieri, scrivendoli. Annotare quotidianamente i nostri pensieri, magari  quelli legati a situazioni più critiche, ci permetterebbe innanzi tutto di individuarli, e soprattutto di renderci conto di quando l’errore cognitivo della sfera di cristallo, viene messo in atto.

Secondariamente si potrà iniziare a introdurre un pensiero alternativo, scrivendolo accanto al vecchio pensiero.

il terzo passo, è quello di cercare di sostituire attivamente il vecchio pensiero con quello nuovo.

Ritornando ai pensieri citati poco fa, alcuni esempi potrebbero essere “La velocità in auto potrebbe avere dei rischi”, “Non posso leggere nei suoi pensieri, non so se mi perdonerà”, “Sono certo dell mia buona volontà e dell’allenamento fatto per correre tutti quei km”.

È possibile che, con un buon training, i vecchi pensieri vengano lentamente sostituiti da nuovi e più funzionali, pensieri alternativi. ciò ha un vantaggio anche sull’aspetto emotivo, andando probabilmente a smorzare le vecchie emozioni negative.

Quindi, perché non provare? Per iniziare possono bastare un foglio e una biro…

Bibliografia

Manuale di auto-aiuto, obiettivo benessere“, D’Ambrosio, Calzeroni, Gislon, Santollino, 2006 Dialogos Edizioni

Manuale di psicoterapia psicoanalitica breve“, Maria Clotilde Gislon, 2005, Dialogos Edizioni

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